CAMPANARI DI SAN PIETRO – INAUGURAZIONE DELLA CELLA DI SUONO RESTAURATA – 23/03/2025

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Domenica 23 marzo 2025, dopo qualche mese di intensa attività edile, la Squadra Campanaria di San Pietro ha finalmente coronato l’opera di recupero e restauro della cella di suono delle campane posta alla base del campanile, con la sua inaugurazione e benedizione da parte di don Samuele Zanchi. L’evento è stato aperto alla comunità parrocchiale dopo la Messa delle 11:00. Un bel momento di festa, vicinanza e riconoscimento dell’attività che i Campanari svolgono come gruppo parrocchiale fin dal 1953.

La riqualificazione della sala è stata resa possibile da mano d’opera volontaria degli stessi campanari e fondi propri del gruppo; iniziata ad ottobre 2024 e terminata pochi giorni prima dell’inaugurazione, come ora ricorda una targa posta all’interno della sala a memoria di questo intervento.
Il risultato di questo grande lavoro: semplicemente straordinario! Vedere per credere! Un ambiente che richiamava una taverna degli anni ’70 è stato radicalmente trasformato in locale filologicamente raccordato alla struttura che lo ospita. Tolto il legno alle pareti, è stata posta a vista la bella pietra calcarea chiara che costituisce la struttura portante del campanile e che rende visivamente più ampia la pur esigua dimensione del locale di appena tre metri per tre.

A ciò, sono stati aggiunti molti tocchi di classe e cura nei particolari: il pavimento in cotto, interruttori, prese ed isolatori in ceramica, cavi elettrici in tessuto ritorto, tubi passacavi in rame, illuminazione led in luce riflessa, pulizia del soffitto a travi di legno. Sulle pareti all’intorno, in bella mostra, sono poi stati riposizionati su mensole i numerosi premi vinti dalla squadra e lo spazio ancora disponibile fa ben presagire che nel futuro ne seguiranno altri. Tutto questo pregevole impegno e maestria profusi dai campanari sono perfettamente in linea con la costanza, dedizione e profonda passione che hanno sempre posto nel loro servizio alla comunità e che li ha portati ad eccellere nelle numerose competizioni campanarie della diocesi. In quanto depositari di una tecnica d’esecuzione tradizionale detta “a sistema veronese” in questi ultimi anni hanno avvertito la responsabilità e quasi dovere di non restare “chiusi” nella loro conoscenza ma si sono aperti coinvolgendo ragazzi giovanissimi per trasferire loro questo sapere. Infatti, nell’immaginario collettivo il sostantivo campanari solitamente si associa a figure maschili mature, se non addirittura anziane.
A San Pietro si è voluto quindi rivedere quest’immagine aprendo la cultura campanaria ai giovani per assicurare un futuro alla tradizione.

Per concludere, qualche nota tecnica: la cella di suono è la stanza al piano terra dove i campanari manovrano, per mezzo di corde le dieci campane esistenti, di diversa misura e peso e quindi con diverse note sonore, poste circa trenta metri più in alto nella cella campanaria. Tale manovra avviene tirando le corde delle campane in base ad una precisa sequenza chiamata dal maestro campanaro seguendo uno specifico spartito musicale.

Va ricordato, infine, che il 5 dicembre 2024 l’UNESCO ha proclamato l’estensione all’Italia del riconoscimento dell’”Arte Campanaria tradizionale” come elemento del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. A questo punto, quindi, non resta che rinnovare i complimenti ed auguri ai nostri campanari che domenica 23 marzo 2025 per tutti noi, ne siamo convinti. hanno vinto un nuovo primo premio!
Lavagno 24 marzo 2025